Mentre la nostra politica si preoccupa di mandare in pensione prima chi non ha voglia di lavorare, blocca qualche decina di sfortunati migranti per racimolare dei voti e si mostra ostile alle industrie il futuro dei giovani italiani fugge e gli orizzonti sono sempre più cupi. Dico questo perché non si sente parlare minimamente del fatto che il vero futuro dell’industria dell’elettrico non è la realizzazione dei motori che alla fine sono sempre quelli, ma sta nella produzione di batterie. In questo settore dominano le aziende asiatiche e di recente alcuni colossi si sono accordati per aprire delle fabbriche in Germania (qui l’articolo) mentre noi stiamo a guardare. Le leggi poco chiare, la giustizia e i continui cambiamenti regolamentari non ci rendono appetibili per gli investitori esteri che ovviamente non intendono buttare miliardi di euro per le lune dei nostri politici o per via dei classici comitati del no.